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-o- Too late to die young -o-
8 Novembre 2008

Una invenzione chiamata 'il popolo ebraico'

di Tom Segev


La Dichiarazione di Indipendenza di Israele afferma che il popolo ebraico proviene dalla Terra di Israele e che fu esiliato dalla sua patria.
Ad ogni scolaro israeliano si insegna che ciò accadde durante il dominio romano, nell’anno 70 d.C.
La nazione rimase fedele alla sua terra, alla quale iniziò a tornare dopo 2 millenni di esilio.
Tutto sbagliato, dice lo storico Shlomo Sand, in uno dei libri più affascinanti e stimolanti pubblicati qui (in Israele) da molto tempo a questa parte.
Non c’è mai stato un popolo ebraico, solo una religione ebraica, e l’esilio non è mai avvenuto – per cui non si è trattato di un ritorno.
Sand rigetta la maggior parte dei racconti biblici riguardanti la formazione di una identità nazionale, incluso il racconto dell’esodo dall’Egitto e, in modo molto convincente, i racconti degli orrori della conquista da parte di Giosué.
È tutta invenzione e mito che è servita come scusa per la fondazione dello Stato di Israele, egli assicura.
Secondo Sand, i romani, che di solito non esiliavano intere nazioni, permisero alla maggior parte degli ebrei di restare nel paese.
Il numero degli esiliati ammontava al massimo a qualche decina di migliaia.
Quando il paese fu conquistato dagli arabi, molti ebrei si convertirono all’Islam e si assimilarono con i conquistatori.
Ne consegue che i progenitori degli arabi palestinesi erano ebrei.
Sand non ha inventato questa tesi; 30 anni prima della Dichiarazione di Indipendenza, essa fu sostenuta da David Ben-Gurion, Yitzhak Ben-Zvi ed altri.

Se la maggioranza degli ebrei non fu esiliata, come è successo allora che tanti di loro si insediarono in quasi ogni paese della terra?
Sand afferma che essi emigrarono di propria volontà o, se erano tra gli esiliati di Babilonia, rimasero colà per loro scelta.
Nel Libro di Ester, per esempio, è scritto: “Molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro”.
Sand cita molti precedenti studi, alcuni dei quali scritti in Israele ma tenuti fuori dal dibattito pubblico dominante.
Egli descrive anche, e a lungo, il regno ebraico di Himyar nella penisola arabica meridionale e gli ebrei berberi del Nord Africa.
La comunità degli ebrei di Spagna derivava da arabi convertiti al giudaismo che giunsero con le forze che tolsero la Spagna ai cristiani, e da individui di origine europea che  si erano convertiti anch’essi al giudaismo.
I primi ebrei di Ashkenaz (Germania) non provenivano dalla Terra di Israele e non giunsero in Europa orientale dalla Germania, ma erano ebrei che si erano convertiti nel regno dei Kazari nel Caucaso.
Sand spiega l’origine della cultura Yiddish: non si tratta di un’importazione ebraica dalla Germania, ma del risultato dell’incontro tra i discendenti dei Kazari e i tedeschi che si muovevano verso oriente, alcuni dei quali in veste di mercanti.Scopriamo così che elementi di vari popoli e razze, dai capelli biondi o scuri, di pelle scura o gialla, divennero ebrei in gran numero.
Secondo Sand, i sionisti per la necessità che hanno di inventarsi una etnicità comune e una continuità storica, hanno prodotto una lunga serie di invenzioni e finzioni, ricorrendo anche a tesi razziste.
Alcune di queste furono elaborate espressamente dalle menti di coloro che promossero il movimento sionista, mentre altre furono presentate come i risultati di studi genetici svolti in Israele.

Il Prof. Sand insegna all’Università di Tel Aviv.
Il suo libro, ‘When and How Was the Jewish People Invented’, (Quando e come fu inventato il popolo ebraico), pubblicato in ebraico dalla casa editrice Resling, vuole promuovere l’idea di un Israele come “stato di tutti i suoi cittadini” – ebrei, arabi ed altri – in contrasto con l’attuale dichiarata identità di stato “ ebraico e democratico”.
Il racconto di avvenimenti personali, una prolungata discussione teoretica e abbondanti battute sarcastiche non rendono scorrevole il libro, ma i capitoli storici sono ben scritti e riportano numerosi fatti e idee perspicaci che molti israeliani resteranno sorpresi di leggere per la prima volta.

traduzione di Mauro Manno per Tlaxcala

60 comments to Una invenzione chiamata ‘il popolo ebraico’

  • Chapucer

    davvero affascinante, la storia di questo popolo…

    c’è da riprendere in mano la bibbia, forse…per capire meglio.

    ciao :-)

  • anonimo

    se ti interessa questa è la sintesi personale di un’intervista all’autore del libro citato da te

    http://frammentivocalimo.blogspot.com/2008/03/sintesi-di-un-articolo-molto.html

    sui miti di morte del sionismo

    http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=36&ida=&idt=&idart=5206

  • messier

    Argomento cardine, questo, come una nuvola che oscura il cielo.

    Io mi sono appassionato a lungo della storia Sefardita. C’è uno strano dissidio, secondo me, tra i diversi rami di questo popolo, o tra questi diversi popoli che si fanno chiamare (o che vengono chiamati) popolo. Voglio dire che negli ultimi anni il potere sul mondo (per chi lo valuta tale) pare “esercitato” dagli ashkenaziti, ma ciò che di crudelmente simbolico è stato prodotto, in questi anni, parla un linguaggio sefardita. C’è un dissidio e una sovrapposizione che risale alla notte dei tempi, per davvero. La realtà è molto, molto complessa…

  • Asoka

    quanto è bugiarda la “Storia”…

  • Santaruina

    Chapucer, pare che tutto il mondo ruoti attorno a questa storia.

    A presto :-)

    __________

    Ciao Arial

    grazie per le segnalazioni, davvero interessanti.

    Come tutto il tuo blog.

    A presto allora.

    __________

    Messier, argomento cardine, e delicato.

    Non si può trascurare a lungo, comunque.

    _________

    Asoka, la storia poverina fa quel che può, sono gli storici ad essere un po’ fantasiosi, a volte :-)

    Blessed be

  • Asoka

    infatti. per questo l’ho scritta con la S maiuscola, la storia (semplice e minuscola) è roba assai più interessante, peccato faccia paura.

  • anonimo

    Sarebbe interssante capire quali furono le origini degli Apiru (poi Ebrei), quando e perché questi nomadi cominciarono ad acquisire una pur vaga identità etnica e religiosa. Probabile che essi fossero un gruppo sunero, come lacerebbe intendere l’assonanza von Nibiru…

    Ciao

    Zret

  • amazzucchelli

    In effetti, secondo buon senso, sembra proprio illogico che questo popolo sia rimasto “blindato” per oltre venti secoli … Le sue vicissitudini in questi ultimi 150 anni sono state comunque di grande insegnamento per l’umanità tutta. L’acquisto delle terre dagli arabi per fondare i primi Kibbutz e Kibbutzim, sono state, e per molti versi lo sono ancora, fondamentali per la formazione dello Stato di Israele, Stato che è la causa della persistente guerra con i palestinesi, palestinesi che li potremmo considerare i moderni ma autoctoni israeliti.

    Le organizzazioni di tipo collettivista che si crearono prima della formazione dello Stato di Israele, convissero in pace con il mondo arabo circostante, dove le rispettive confessioni religiose erano considerate non motivo di conflitto.

    L’esistenza di uno Stato, di qualsiasi Stato, è sempre un atto autoritario, illiberale e quindi provocatorio, che tende a considerare gli altri come dei diversi da “regolamentare” … e sempre ad “usum delfini”.

  • enzas

    Sulla storia del popolo ebraico non mi pronuncio, un argomento delicato, complesso, nebuloso…anch’io ho la sensazione che tutto il mondo giri attorno a questa storia e che non si finirà mai di capire cosa ci sta dietro.

    A presto Carlo

  • stefanomassa

    non conoscevo questa storia stef

  • tristantzara

    Uno degli aspetti più importanti al riguardo è trovare prove reali di quanto scritto dalla Bibbia.L’archeologìa che stabilisce quanto vero quanto no.E di siti antichi che corrispondono ai luoghi biblici ne sono stati trovati più di q.cuno,uno recentissimamente nella zona sud del Mar Morto.confermerebbe l’esistenza di David figlio di Salomone.I primi rilievi con C14 datano 950-1000a.c,il perìodo è giusto.

    Hèbron è scientificamente datata come nella bibbia e altro.La cartina geografica su è un po’tanto sballata o sbaglio ? la Bulgarìa su là ?

    Sono tanto scettico su quanto sostiene questa persona.bye tristan

  • Santaruina

    Ciao Zret

    penso che conosci già anche la teoria di Freud, secondo la quale il popolo di Mosè fosse composto dai seguaci del Dio adorato dal Faraone Akenaton, e che furono cacciati dall’Egitto a seguito della reintroduzione del pantheon egizio classico.

    Suggestiva teoria, senza dubbio.

    A presto

    ____________

    Ammazzucchelli, concordo con la tua considerazione sullo stato.

    In palestina, a mio parere, ebrei e palestinesi dovrebbero semplicemnte vivere insieme nello stesso territorio, ognuno con i suoi spazi e le sue tradizioni.

    Lo stato israeliano è razzista per definizione, è infatti uno stato che concede privilegi ai cittadini che seguono una determinata religione, ma nemmeno l’idea dei due stati la trovo corretta, in quanto genererebbe una segregazione in entrambe le direzioni.

    La soluzione migliore sarebbe forse quella di lasciare che le persone vivano sulla loro terra e si organizzino come meglio credono.

    E non è una idea utopica, perchè così è stato per secoli.

    Blessed be

  • Santaruina

    Ciao Enza

    cercare di capire le vicissitudini di quella terra martoriata e dei suoi popoli significa anche comprendere il perchè di alcuni fatti storici, che hanno caratterizzato la storia mondiale.

    Ma non è facile, indubbiamente.

    A presto :-)

    _________

    Ciao Stef, in effetti è argomento di cui si parla poco.

    ________

    Tristanzara

    l’autore dell’articolo è un professore universitario ebreo, e in verità questa versione sulla origine del popolo ebraico non è affatto “controccorrente”.

    La maggioranza degli storici ebraici non avrebbe molto da obbiettare.

    Forse in pubblico si evita di parlarne, ma quanto qui raccontato sono cose risapute.

    Nei prossimi giorni proporrò ancora qualche articolo sul tema.

    Blessed be

  • Vdipassaggio

    la bulghar-ia là su è giusta: proprio da quella zona sono scesi nel VII secolo i protobulgari per stabilirsi nel territorio della Bulgaria attuale, all’epoca terra popolata da tracci, illiri e dagli slavi delle 7 tribu e zona di dominio bizantino. I protobulgari, guerrieri e nomadi che “nascevano e morivano a cavallo”, erano numericamente minoranza, ma essendo militarmente più avanti rispetto a traci e slavi (agricoltori) occuparono i posti di potere nel nuovo stato e imposero anche il nome bulgaria.

  • Santaruina

    Grazie V. per la precisazione. :-)

    A presto

  • Vdipassaggio

    è molto interessante la supposizione sugli ashkenazi come antichi hazari convertiti…beh, i hazari erano cugini molto stretti dei protobulgari…e avevano credo la stessa vena di esaltazione del proprio valore (anche e soprattutto nel mescolarsi con altri popoli, si imponevao a livello di comando, e se cosi si può dire a livello “spritituale” facendo soccombere l’altra parte, anche se più numerosa e prolifica), la stessa predisposizione profonda per un nomadismo elettivo (ma ricordando l’antica patria ovunque si va), la stessa propensione di tirare su figli e figlie degni d continuare le tradizioni, con una disciplina di ferro, la stessa inclinazione di sentirsi addosso un destino speciale di fuggitivi…insomma, un sacco di tratti che in altri popoli tendono poi a sfumare quando nascono gli stati…tutti trati tribali dei hazari che, se combinati con il mito del popolo eletto, fanno una miscela micidiale…

  • enzas

    Carlo, non è facile ma non impossibile ;)

    Ciao, a presto!

  • Santaruina

    V, davvero una miscela unica.

    Interesanti anche queste notizie sui proto bulgari, su cui so veramente poco.

    A presto :-)

    ____________

    Enza, infatti.

    per questo si tenta di comprenderci qualcosa :-)

    Blessed be

  • 6by9add6add9

    palestinesi e israeliani assieme… un sogno che non sarai mai possibile., in quanto la vera promessa e’ la maledizione sul popolo d’Israele che non trovera’ pace in nessun luogo.., le scritture confermano., e la storia altrettanto.

    i veri ebrei timorati di Allah(swt) sono colori i quali non varcano la soglia della terra a loro proibita., una terra promessa per compattare un popolo disperso ed amato da Dio(swt) e che vergognosamente ha tradito., le scritture confermano e la storia altrettanto.

    il popolo ebraico esiste eccome., non e’ una religione solamente., la loro storia e’ l’inizio della storia tramandata di secoli in secoli.. sinche morte non ci ricongiunga nella separazione.,

    le scritture confermano e la storia futura confermera’. inshallah.

  • tristantzara

    Sto postando a puntate la storia del mediterraneo da me.E se guardi nel tag “cafè mediterraneo” troverai la conquista araba di el andalùs,il paradiso fertile,ad opera di non mi ricordo ora il nome nel 780 d.c. circa.Sefaràd è il nome di Spagna in ebraico.

    Sono del parere che è errata la tesi qui esposta al riguardo.Figurati se a quel tempo gli arabi o mischiati alle tribù berbere allora esistenti nel maghrèb si sono convertiti al giudaismo.Ma mi informo e poi sono più sicuro.

  • messier

    Tarik, da cui Gebel (monte) Tarik, Gibilterra o Gibraltar, il luogo dell’approdo e della conquista (che poi sono le colonne d’ercole, l’entrata a Sefarad…). E da cui, anche, Pietro Taricone, anno 2001, pochi giorni dopo le Torri (Colonne).

  • anonimo

    “Verso la fine dell’VIII secolo poi, nelle terre tra il Caucaso e la foce del Volga, un intero popolo, i Kazari discendenti di Ario, si erano convertiti in massa all’ebraismo seguendo l’esempio di re Bulan. Il loro breve regno finisce nel 950 in mano al principe di Kiev, e gli ebrei kazari si fondono con gli ebrei che si erano spinti verso Est formando il gruppo di ebrei aschenaziti.. (Paradossalmente mille anni dopo i nazisti, annientando quasi completamente gli ebrei dell’Est, distruggeranno proprio gli unici veri ariani rimasti sulla terra).”

    Di Maria L. Moscati, dal sito Morasha.

    Il che significa che gli ebrei riconoscono la verità storica del fatto, mi chiedo però come questo si possa conciliare con le vicende dei falashà etiopi.

    Ciao.

  • tristantzara

    I falashà sono i discendenti di una dell 12 tribù di Aronne.C’era un numeroso indesiamento di ebrei giù dopo Assuan e si spostarono più al sud a causa della persecuzione egiziana.Ha a che fare con la regina di Saba e con il popolo semitico che viveva a Petra mi pare.

  • Santaruina

    Cinzia, io penso invece che la coabitazione tra ebrei e palestinesi non sia una utopia.

    In fondo, hanno vissuto nelle stesse terre per molti secoli.

    Io penso che sia la religione il problema, l’ebraismo o l’islam, ma l’ideologia sionista, che di ebraismo non è assolutamente sinonimo.

    Inoltre, il popolo ebraico, esiste davvero, è rappresentato proprio dai palestinesi, che sono i diretti discendenti delle genti di cui l’antico testamento ci racconta le gesta, rimasti in palestina e convertitesi all’islam.

    A presto

    ________

    Tristanzara, la tesi esposta dall’autore in verità si basa su due asserzioni: la prima tratta dell’origine degli ebrei askenazi, che sarebbero appunto i discendenti dei kazari convertitesi all’ebraismo, e la seconda tratta dell’origine degli ebrei sefarditi.

    L’origine kazara degli askenazi è ormai accettata anche in ambito accademico.

    Sui sefarditi, Sand fornisce ulteriori prove nel libro.

    _____________

    Messier, ermetico… :-)

    ____________

    Ciao Rantasipi

    immagino che la Moscati definendo i kazari discendenti di Ario volesse intendere “di stirpe ariana”, e non si riferisse all’Ario storico fondatore dell’eresia ariana.

    Blessed be

  • anonimo

    OT:

    Carino il sondaggio… ma manca l’opzione “tutta colpa dei gesuiti!” :-D .

    Vedo comunque che Silvio spopola.

    Jorge Perro Liberista.

  • Santaruina

    i gesuiti… sapevo di aver dimenticato qualcosa…

    Comunque, purtroppo, il sondaggio risulta un po’ falsato; Alan Greenspan, attento lettore di questo blog, ha risposto 4 volte.

    (Alan: next time, remember to answer only once, please.)

  • qualquna

    interessante questa storia,

    origine di tante altre in torno a lei…

    un caro saluto :-)

    buon inizio settimana!

  • anonimo

    ….il re bulan nel 740, non più soddisfatto delle pratiche religiose del suo popolo, incontrollabili, scelse come religione il talmudismo, o giudaismo. Furono importati numerosi rabbini da babylonia e dintorni per “insegnare” al popolo la nuova religione. Il Khazar divenne una teocrazia , la sua ricchezza veniva anche dal commercio degli schiavi, le ingiustizie sociali erano acute…il re aveva 25 mogli di sangue reale e 60 concubine , ma la conversione al giudaismo non li salvo’, anzi, prima dell’anno mille, scomparvero….di tribù ebre perdute ce ne sono un po’ dappertutto, fino in india. Anche i famosi Pathans afghani del khyber Pass, ne sarebbero una…Bellissima la storia dei proto-bulgari, gli hazaraz che significa ‘i mille’ perché genjis khan, aveva lasciato mille dei suoi uomini nei loro accampamenti. Degli afghani insomma, originari del Pamir, l’antico Imeon, il tetto del mondo, con i più meravigliosi lapis-lazuli,guadacaso. Insediatisi poi nella Bactria, ma la loro capitale era Balkh, nel khorassan ed erano chiamati “bulh”. bye, bye, jam

  • Santaruina

    Storie che generano altre storie, qualquna :-)

    a presto

    _________

    Jam, le tribù perdute sono state individuate anche in Gran Bretagna, e pure in Giappone..

    Blessed be

  • anonimo

    Si desume che il Prof. Sand non sia proprio quello che si dice un esperto di civiltà antica. Le sue conoscenze di greco e latino sono inesistenti. Il che è già di per sé sconcertante. Ma è evidente che non ha mai visto nemmeno una scritta in yiddish. Altrimenti si sarebbe accorto che è una lingua che usa l’alfabeto ebraico, quindi forse qualcosa in comune con il popolo ebraico lo avrà anche no? Pure

    forse sarebbero necessarie a chi si vuole occupare di argomenti del genere (Flavio Giuseppe: Prof. Sand ne ha mai sentito parlare? O forse si prende solo quello che fa comodo tralasciando tutto il resto?). Ad ogni modo, anche senza conoscere le lingue antiche, anche ignorando i fondamenti del metodo storico, il nostro Prof. Sand potrebbe almeno umilmente piegarsi a leggere i lavori sugli ebrei da parte di chi la storia la sapeva maneggiare un po’ meglio, oppure fare una visitina a Roma dove si trova l’arco di Tito con tanto di bassorilievo di ebrei e Menorah.

    Curioso e tristissimo che solo degli ebrei si voglia cancellare ogni traccia, ogni radice, dopo averne sterminati a milioni.

  • Santaruina

    Ciao Francesco

    io invece non penso di avere elementi per mettere in dubbio le competenze del professor Sand.

    Ma è evidente che non ha mai visto nemmeno una scritta in yiddish. Altrimenti si sarebbe accorto che è una lingua che usa l’alfabeto ebraico, quindi forse qualcosa in comune con il popolo ebraico lo avrà anche no? Pure

    A dire un vero ci sono stati anche molti popoli che hanno usato alfabeti che si basavano su quello latino, senza avere nemmeno una goccai di sangue romano nelle vene.

    Quindi non comprendo la tua obbiezione.

    fare una visitina a Roma dove si trova l’arco di Tito con tanto di bassorilievo di ebrei e Menorah.

    Per scoprire che i romani di Tito trafugarono i beni del Tempio e portarono degli schiavi ebrei a Roma.

    Il che non significa deportare una intera popolazione.

    Curioso e tristissimo che solo degli ebrei si voglia cancellare ogni traccia, ogni radice, dopo averne sterminati a milioni.

    Veramente, conclusa la seconda guerra mondiale, è stato un altro popolo in palestina ad aver subito il tentativo di “cancellazione”, e chi portò avanti quella operazione non ne faceva mistero.

    Se hai bisogno di qualche link che riporti a qualche dichiarazione specifica, non hai che da chiedere.

    Comunque, un’altra cosa mi incuriosisce nel tuo discorso, Francesco.

    Secondo te l’asserire che gli ebrei odierni non sono tutti discendenti del popolo descritto nella Bibbia, ne cancella in qualche modo il “prestigio” ?

    Se è questo il senso del tuo discorso, lo trovo un po’ pericoloso, perchè potresti sottindendere che il “prestigio” di un “popolo” è connaturato con la sua “purezza genetica”.

    Ed è un discorso un po’ razzista, non credi?

    Blessed be

  • Asno

    http://donka

    [..] Caro Gammal, come hai notato, Carlo si sta cacciando in un ginepraio (cfr. © e ©). Tra l’altro, essendo "femmina" gynè, in greco (donde ginecologo, o ver fichiatra), come "pro-loco" sta per «campanilismo&raquo [..]

  • Asno

    http://donka

    [..] Caro Gammal, come hai notato, Carlo si sta cacciando in un ginepraio (cfr. © e ©). Tra l’altro, essendo "femmina" gynè, in greco (donde ginecologo, o ver fichiatra), come "pro-loco" sta per «campanilismo&raquo [..]

  • anonimo

    per essere stati “cancellati” i palestinesi sono sorprendentemente numerosi

    Betsabea

  • Santaruina

    Mi verrebbe quasi da pensare che, da come lo dici, sembra quasi che ti dispiaccia che vi siano dei palestinesi ancora in vita.

    Sono sicuro che non sia questo il tuo pensiero.

    Comunque il governo israeliano sta facendo il possibile, in quel carcere a cielo aperto di nome Gaza.

    A presto

  • anonimo

    a me pare dispiaccia a te che ci siano ancora ebrei in circolazione. in ogni caso direi che il governo israeliano sta fallendo miseramente nel suo scopo , i palestinesi si riproducono in maniera sorprendentemente rapida e copiosa per essere in una prigione.

    shalom

    Betsabea

  • CeciAlcyone

    al di là degli studi di sand, sui quali non posso esprimermi in quanto non ne sono al corrente, uno stato di israele come nazione di tutti i suoi cittadini, semiti e non, sarebbe la cosa più auspicabile. ma la pace, si sa, non ha mai fatto comodo a nessuno.

  • Santaruina

    Betsabea, direi che sei davvero fuori strada.

    Ed è davvero triste che non si possa discutere di tali argomenti senza che non salti fuori, presto o tardi, la solita accusa.

    Ti ripeto l’invito di discutere delle questioni presentate e dei fatti, e di evitare insinuazioni fuori luogo.

    Se lo vorrai.

    a presto.

    ____________

    Ciao ceci, sarebbe auspicabile che ognunom potesse vivere sulla sua terra, nella sua casa, rispettando quella del suo vicino, chiunque egli sia.

    La pace avrebbe fatto comodo alle popolazioni di quelle terre, ma non ai governi.

    A presto

  • CeciAlcyone

    ogni volta che leggo certe cose poi mi viene sempre in mente il solito episodio virtuale (che probabilmente ricordi anche tu), e mi faccio una risata. amara, perchè è brutto vedere che a tutt’oggi c’è ancora da aver paura di poter esprimere liberamente la propria opinione sullo stato di israele, senza per forza essere tacciati di antisemitismo. che tristezza.

  • 6by9add6add9

    ” i palestinesi si riproducono in maniera sorprendentemente rapida e copiosa per essere in una prigione.

    shalom

    Betsabea”

    e meno male che ha scritto shalom.. :)

    terribile commento questo che palesemente dimostra la realta’ di una verita’ a cielo aperto., leggendolo mi sono venuti i brividi di quell’odio che ricorda tanto l’odio nazista nei loro confronti., terribile davvero.

  • Santaruina

    In fondo si tratterebbe solo di discutere su di un argomento senza dover necessariamente leggere sottointesi che non esitono.

    A presto :-)

  • anonimo

    tutti i popoli sono “invenzioni etniche”, chi più lontano chi più vicino nel tempo ma guarda caso solo il caso ebraico-israeliano interessa voi, buone coscienze a buon mercato.

    shalom

    betsabea

  • anonimo

    e per quanto riguarda le signorine scriventi consiglio un soggiorno di un paio di mesi in Iran o Arabia Saudita , poi magari ne riparliamo di Israele e della democrazia.

    shalom

    betsabea

  • Santaruina

    Betsabea, innanzitutto ti rivolgo l’invito ad usare un approccio meno “accusatorio”.

    Inoltre, sarebbe bello mostrare rispetto nei confronti dei propri interlocutori, in particolar modo verso gli altri utenti che commentano gli articoli.

    Detto questo, è vero quel che dici, tutti i popoli si creano dei miti sulle proprie origini.

    Il movimento sionista però utilizza questi miti per vantare un diritto su di una terra, abitata già da altri.

    Non è una questione secondaria.

    Se ad esempio un gruppo di peruviani convertitesi al cristianesimo greco ortodosso (poniamo) rivendicasse il possesso di Istanbul, penso che susciterebbe una doverosa ilarità.

    I sionisti invece sono stati accontentati nelle loro richieste, vantando un diritto sulle terre Palestinesi in virtù di quanto era scritto sul loro libro sacro.

    E teniamo presente che con la dichiarazione Blafour tale diritto veniva loro riconosciuto dalle autorità britanniche ben prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e della tragedia dell’olocausto.

    Di conseguenza, la tua obbiezione è fuori luogo.

    A presto

  • anonimo

    alcuni piccoli esempi di nazioni nate dove già vivevano altre popolazioni:Stati Uniti di America , Brasile , Venezuela, Argentina, Canada. Stati poco importanti come si vede eppure lo scandalo è sempre e solo Israele, grande (piccolo) come la Lombardia

    shalom

    betsabea

  • anonimo

    quanto al rispetto nei confronti degli interlocutori sarebbe carino (o politcally correct?) se fosse reciproco

    shalom

    betsabea

  • Santaruina

    alcuni piccoli esempi di nazioni nate dove già vivevano altre popolazioni:Stati Uniti di America , Brasile , Venezuela, Argentina, Canada.

    Infatti Betsabea, ed in ognuno di essi, in modalità differenti, si è esercitata una violenza nei confronti di chi abitava quelle terre da prima.

    Lo scandalo non è “solo” Israele, e tutti i casi di cui hai parlato si possono analizzare.

    Così come possiamo analizzare il caso di Israele.

    Mica lo vogliamo discriminare, vero?

    A presto

  • AshleyRichards

    Ma perchè voi ebrei non la smettete una volta per tutte con questo vittimismo? Nessuno nel dibattito ti ha insultata, è stato solo detto che il tuo atteggiamento è triste, come quello di tutti gli ebrei che ancora come te insistono su questo tasto, e io mi associo.

    Ma poi che significa l’esempio di Argentina, Venezuela eccetera? Come se nessuno si fosse mai espresso contro il colonialismo di inglesi, spagnoli e portoghesi! Come se tutti considerassero sbagliata solo la politica colonialista degli israeliani e non quella di altre nazioni. Cazzo, belle argomentazioni avete da portare avanti a vostra discolpa. E poi non è per farti notare un’ovvietà, ma tu citi avvenimenti cominciati 500 anni fa in cui (purtroppo) chi più colonizzava più era bravo; qui si parla dell’altroieri, di una colonizzazione avvenuta all’indomani di una drammatica questione che non si manca mai di commemorare (altri eventi ugualmente drammatici non vengono commemorati con altrettanta premura, se vogliamo dirla tutta). E’ come mettere a paragone le posizioni retrograde di certi musulmani di oggi e dire che anche nel medioevo in Europa la gente si comportava allo stesso modo. Ma suvvia, siamo un po’ seri.

    Ashley

  • AshleyRichards

    Il mio commento era riferito a quanto detto da tale Betsabea.

    Ashley

  • iperhomo

    Con la consueta eleganza, Carlo (# 47) si limita a porre sullo stesso piano l’invasione della Palestina e quelle elencate da Betsabea (# 45).

    Per giunta quest’ultima sembra addirittura rifiutare un paragone tout court tra le aggressioni inglesi, spagnole, olandesi, ecc. e quella sionista (tant’è che consiglia – # 43 – “un soggiorno di un paio di mesi in Iran o Arabia Saudita” alle “signorine [non palestinesi] scriventi”).

    In effetti, a mio insignificante parere, non si può paragonare il genocidio, per esempio, dei pellerossa a quello dei palestinesi. Non si può paragonare una guerra di conquista (sia pure quella dell’Abissinia), spudoratamente dichiarata tale, con una guerra di presunta – o, meglio, spacciata – riconquista del patrio suolo. Nessun inglese in India, nessuno spagnolo in Messico, nessun belga in Congo ha mai osato tanto. Perfino noi italiani, colonizzatori da burletta, cantavamo che “se l’Africa si piglia, si fa tutta una famiglia”.

    Tra l’altro, a fortiori, anche senza citare il cosiddetto «ebreo che odia se stesso», più d’un ebreo onesto ammette l’ebraicità genetica dei palestinesi d’oggi.

    È questo che dispiace, di tanti ebrei: il vittimismo (ben identificato – # 48 – da Ashley). Perfino un criminale di guerra come Fernando Cortés, che pure si servì dell’alibi religioso, ammetteva la propria crudeltà. Il sionista, no. Invece di fottere e basta, magari ridendo spavaldo, chiagne e fotte.

  • anonimo

    siete dei nazisti seppure inconsapevoli. molto triste.

    shalom anzi addio

    betsabea

  • Santaruina

    Betsabea, affibbiare tali termini ai propri interlocutori è tattica che lascia il tempo che trova.

    Se mai vorrai entrare in merito delle varie questioni questo spazio rimane a tua disposizione.

    Blessed be

  • 6by9add6add9

    Mi permetto di ricordare una cosa tra le tante parole spese., vi sono documentari davvero scioccanti dell’arrivo degli ebrei nella terra di palestina subito dopo la guerra., documentari che non vengono mai mostrati in occidente..,

    palestina siria Libano etc.. sono problemi sorti grazie al colonialismo occidentale., tra poco arrivera’ anche quello Irakeno..,

    Ma io andrei in capo al mondo., Arabia Iran America cernusco sul naviglio.. a gustare la bellezza del creato. :)))

    Ciao Carlo., dolce e fermo quando e come serve..

  • Santaruina

    Ciao Cinzia :-)

  • Asno

    Ti invidio questi aggettivi, caro Carlo. Dolce e fermo.

    Solo tu riesci a non far arrabbiare l’altra metà del mondo (quella migliore, s’intende).

    Quanto a me, dolce ben poco.

    Fermo, sì. Anzi raffermo.

  • anonimo

    In un’epoca in cui la fretta di comunicare, poco, male e superficiale, ha preso piede – anche, ma non solo su questi ultimi social forum come facebook -, io, controtendenza, vengo a leggere con calma post archiviati negli anfratti della rete. Come questo, che mi è sembrato davvero interessante.

    Rino, sinceramente.

  • Santaruina

    Ciao Rino

    sempre gentile :-)

    Una delle pecche dei blog consiste nel fatto che gli articoli che scivolano dalla home page finiscono in una sorta di “dimenticatoio”.

    Un caro saluto a te :-)

    A presto

  • anonimo

    Io invece rimango allibbito al pensiero che con la II guerra mondiale sia stato cancellata la storia precedente,se mai e’ esistita,quindi e’ normale che ad ogni secolo salta fuori una elite che cancella le tracce e le crea di sana pianta.

    Storia creativa.

  • Santaruina

    La storia è destinata ad essere sempre riscritta, almeno fino a che le leggi non lo vietano.

    A presto

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