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-o- Too late to die young -o-
21 Settembre 2011

Popolo e conformismo II


Caratteristica principale della grande massa della popolazione, più che la “stupidità” è il conformismo.
L’uomo “comune” è, prima di ogni altra cosa, conformista, attributo che non ha in sé valenza necessariamente negativa.
In una società di virtuosi, per essere accettato egli si comporterebbe, nel limite delle sue possibilità, in modo virtuoso.
Al contrario, in periodi in cui l’élite è composta da criminali, questo “uomo comune” nel suo piccolo ne assimila i comportamenti: ciò che è giusto e ciò che è sbagliato per la “massa” si deduce in primis dall’esempio che danno i vertici.

Uno dei grandi temi trattati dalla filosofia e dalla sociologia nel corso dei secoli è quello riguardante la profonda natura degli uomini.
Gli uomini sono tendenzialmente portati a compiere il male oppure sono per natura inclini al bene?
La questione, ovviamente irrisolta, e forse mal posta, ha dato vita a numerosi dibattiti e a diverse trattazioni, e c’è anche stato chi non ha avuto timore nell’esprimere un giudizio perentorio e definitivo.
Il pensiero di Niccolò Machiavelli, ad esempio, si fonda sulla convinzione della naturale malvagità degli uomini.

Come dimostrano tutti coloro che ragionano del vivere civile, e come ne è piena di esempli ogni istoria, è necessario a chi dispone una republica, ed ordina leggi in quella, presupporre tutti gli uomini rei, e che li abbiano sempre a usare la malignità dello animo loro, qualunque volta ne abbiano libera occasione
Niccolò Machiavelli, Discorsi

Secondo tale punto di vista, la maggioranza degli uomini sarebbe composta da individui crudeli ed approfittatori, con pochi scrupoli, persone che compirebbero atti malvagi se solo ne avessero la possibilità, e soprattutto se fossero certi di non doverne pagare le conseguenze.
Assunta quindi questa premessa quale vera, ne consegue che il compito del potere costituito sia quello di tenere a bada in qualche modo la popolazione, senza esitare ad usare la violenza e la sopprafazione, dal momento che tale metodo risulta l’unico capace di contenere la naturale malvagità degli esseri umani.

Questa, in sintesi, è anche la visione dell’umanità che nel tempo è prevalsa, e costituisce tutt’ora il fondamento morale dell’esistenza degli stati e del loro apparato governativo.
Senza il controllo dell’apparato statale, viene insegnato, la malvagità dilagherebbe, ed in poco tempo la naturale malvagità degli esseri umani si riverserebbe incontenibile provocando il caos.
Detto per inciso, in questa visione si presuppone che i componenti dell’apparato statale siano invece, a differenza della massa, immuni al richiamo del male, e costituiscano al contrario un concentrato di virtù e moralità: se così non fosse, infatti, il concedere grandi poteri ed il monopolio della violenza a persone tendenzialmente malvagie porterebbe ad enormi problemi(questa semplice constatazione dimostra in maniera semplice la contraddizione del ritenere la maggioranza degli uomini inclini al male e contemporaneamente invocare un potere centrale – composto da uomini – affidandogli il monopolio della violenza affinché contenga questa malvagità).


Da un altro punto di vista, c’è stato chi ha visto negli esseri umani delle creature sostanzialmente inclini al bene, vittime però delle tentazioni e dei cattivi esempi trasmessi dalla società.

È posto troppo assolutamente che gli uomini non operano mai bene se non per necessitá, e che chi ordina una republica gli debbe presupporre tutti cattivi, perché molti sono che, etiam avendo facultá di fare male, fanno bene, e tutti gli uomini non sono cattivi.
[…] e s’ha a considerare in questa materia, che gli uomini tutti sono per natura inclinati al bene, ed a tutti, data paritate terminorum, piace piú el bene che ’l male; e se alcuno ha altra inclinazione, è tanto contro allo ordinario degli altri e contro a quello primo obietto che ci porge la natura, che piú presto si debbe chiamare monstro che uomo.

Francesco Guicciardini, Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio

La questione, ovviamente è complessa, ed il tentare di risolverla per generalizzazioni è oltremodo fuorviante.
Risulta più corretto, probabilmente, affermare che gli esseri umani siano inclini sia al male che al bene, in diverse misure a seconda dei casi (ogni essere umano è infatti un caso unico) ed a seconda delle circostanze.
Di conseguenza, quello che è più interessante stabilire sono le motivazioni, e le condizioni, che portano un essere umano ad agire in un modo in alcuni casi ed in modi opposti in circostanze differenti.
Il condizionamento dell’ambiente, o meglio dell’etat d’esprit di un determinato periodo, rappresenta ad esempio un fattore estremamente importante, non ancora sufficientemente preso in considerazione nell’analizzare il comportamento della maggioranza delle persone.
E’ noto, sicuramente, che col variare delle epoche storiche e dei luoghi in cui ci si ritrova a vivere mutano anche radicalmente i valori e le convinzioni sociali di riferimento, ma il modo in cui certi fattori possono contribuire a modificare il comportamento umano sono, nonostante questa consapevolezza, ancora sottostimati.

Alcuni esempi tratti dalla cronaca possono aiutare a chiarire meglio tale circostanza.
Nell’ottobre del 2010, a Derby, in Inghilterra, un gruppo di passanti si era raccolto ad osservare un ragazzo che minacciava di gettarsi nel vuoto dal tetto di un parcheggio, ed anziché dissuaderlo la folla iniziò ad incitarlo, finendo di riprendere il volo del giovane con i telefonini.

Lo hanno incitato a gettarsi nel vuoto e poi mentre precipitava dall’ultimo piano di un parcheggio hanno ripreso la scena con i cellulari, mettendo poi i filmati su internet. L’incredibile episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato scorso al centro di Derby, città dell’Inghilterra centrale, dove un ragazzo di 17 anni in preda a tendenze suicide non è potuto essere salvato dalla polizia perché ostacolata dalla folla che “tifava” per il salto mortale.

Dal lato opposto, poche settimane fa ebbe molto eco nei media americani il caso di un giovane motociclista che, finito sotto una macchina che rischiava di prendere fuoco, venne salvato dall’intervento spontaneo e coraggioso di diversi passanti che unirono le loro forze per sollevare l’automobile e trarre in salvo il ragazzo, mettendo a repentaglio la propria incolumità.



Sembrerebbe trattarsi di due casi agli antipodi, e chi volesse ragionare per assoluti potrebbe considerare il primo caso quale dimostrazione della naturale malvagità degli uomini, mentre la seconda circostanza sembrerebbe dimostrare l’esatto opposto.
Oppure, si potrebbe ipotizzare che dinanzi al giovane suicida si sia radunata una folla composta esclusivamente da persone abiette, mentre per puro caso il ragazzo finito sotto l’auto si è trovato circondato, per una felice coincidenza, da un gruppo composto da persone portate all’eroismo.
In realtà, le due situazioni sono estremamente simili tra loro.
In entrambi i casi, infatti, si verifica lo stesso meccanismo: una persona della folla inizia a comportarsi in un certo modo, e gli altri lo seguono per imitazione.
Si tratta, in entrambi gli esempi, di situazioni eccezionali, momenti in cui la razionalità del singolo passa in secondo piano ed emergono nuovi fattori che guidano il comportamento umano.
Come spiega Gustave Le Bon, nel suo “Psicologia della folla”:

In talune circostanze prestabilite, e soltanto in tali circostanze, un agglomeramento di uomini possiede caratteri nuovi, molto diversi da quelli degli individui di cui esso si compone.
La personalità cosciente svanisce, i sentimenti e le idee di tutte le unità sono orientate in una stessa direzione.
Si forma un’anima collettiva, senza dubbio passeggera, ma che presenta ben precisi caratteri.
La collettività diventa allora ciò che, per mancanza di una migliore espressione – io chiamerei una folla organizzata, o, se lo preferite, una folla psicologica.
Essa forma un solo essere e si trova sottomessa alla legge dell’unità mentale delle folle. […]

In questa “unità mentale delle folle” è sufficiente una persona carismatica che dia inizio ad una azione per portare il resto del gruppo all’imitazione.
In senso più lato, lo stesso meccanismo si verifica anche nella realtà quotidiana.
Un determinato comportamento, quando diviene diffuso e condiviso dalla maggioranza dei propri simili, assume anche una giustificazione morale: è la maggioranza stessa a definire una “morale”, e gli individui vi si adegueranno.
Così, in una società in cui viene giudicato “normale” prevaricare il prossimo, saranno sempre di più coloro che  si comporteranno di conseguenza, senza sentirsi particolarmente in colpa per questo; nello stesso modo, il vendere sé stessi e la propria dignità pur di arrivare al “successo” potrà divenire, ed è ormai accaduto, un modo di agire perfettamente comprensibile, addirittura incoraggiabile.

In un’altra società, al contrario, potranno affermarsi valori del tutto diversi: prendendo a titolo d’esempio il concetto di “onore” presente ancora oggi in Giappone – dove la maggior parte dei senza tetto è composta da persone che hanno dichiarato fallimento o sono state licenziate, e per la vergogna abbandonano famiglia e conoscenti – si potrà facilmente constatare come la percezione di tale sentimento sia agli opposti rispetto agli standard occidentali, dove il servilismo e la prostituzione sono considerati generalmente mezzi utili per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Gli esseri umani, in conclusione, nella loro grande maggioranza non sono né totalmente buoni né totalmente cattivi, ma possiedono dentro sé le potenzialità per agire in modi estremamente diversi.
Quello che invece questa maggioranza la accomuna è il suo essere conformista, è il seguire l’esempio che intorno ad essa viene divulgato.
E coloro che questi meccanismi li conoscono bene da sempre si prodigano affinché sia il loro il paradigma a divenire preponderante.

 

 

57 comments to Popolo e conformismo II

  • SFreud

    L'uomo in realtà ha una spinta innata a REALIZZARE SE STESSO e a volte lo fa tenendo conto degli altri, ma spesso, purtroppo (sia oggi che in tutto il corso della storia umana), non tiene conto degli altri o addirittura vorrebbe autorealizzarsi a discapito degli altri. Possiamo dire che LA VOLONTA' DI TENER CONTO DEI PROPRI SIMILI è un punto d'arrivo che pochissimi riescono a raggiungere: molti fingono di volerlo, ma solo per una loro convenienza.

  • Inenascio

    L'uomo nasce fondamentalmente buono.
    Poi, man mano che cresce, nelle circostanze in cui si trova a vivere, per esempio: se cresce in un porcile, diventa un uomo porco; se cresce in una reggia, diventa un uomo principe. Questo in linea di massima, Così avviene, con miliardi di sfumature tutte diversificate l'una dall'altra.

    Una sola cosa accomuna la psiche umana: l'uomo si trova a fare il male che non vuole e a non fare il bene che invece vuole. Dunque, se fa il male che non vuole e non fa il bene che vuole trovandosi accanto sempre il male, significa che il responsabile del male è il Diavolo che vive dentro di sé. Ma dentro di sé l'uomo non ha soltanto il Diavolo, vi alberga anche la Luce di Dio, che lo si trova all'unica condizione che l'uomo riesca a superare il proprio Ego, giungendo così ad amare e a fare il bene all'intero suo prossimo come a se stesso. Diviene così l'uomo autenticamente LIBERO per aver raggiunto la Verità di Dio.
    Questa è la mia esperienza di vita vissuta.

    Sia chiaro: l'uomo è autenticamente "libero" da se stesso quando osserva tutte le leggi dello Stato in cui vive (leggi del Diritto positivo, nessuna Teocrazia!); leggi giuste o ingiuste che siano. Questo l'ha insegnato già Socrate circa 2500 anni fa (500 prima di Cristo): occorre conoscere bene se stessi per auto-emendarsi nel consesso umano.
    Compirò 73 anni il prossimo 23/01/2012. Ho intrapreso la via per conoscere me stesso nel 1990, con l'iniziazione cristiana, quando avevo 51 anni.
    Vivo, ormai dal 01/11/2003 in "Felicità perfetta" in termini di "Pienezza dell'Essere", e provo compassione per tutto il prossimo, che non s'incammina come ho fatto io. Traguardo raggiunto in circa 10 anni.
    Meditate gente! Cordialmente, con 

  • anonimo

    Pubblicità spudorata per il progetto di una moneta unica per l'Occidente (Europa ed U.S.A.)

    In questo video potete vedere una registrazione dal telegiornale di ieri, 20 settembre 2011 (RAI 2)

    http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/09/pubblicita-spudorata-per-il-progetto-di.html

  • the_spider

    @ Inenascio:

    Sia chiaro: l'uomo è autenticamente "libero" da se stesso quando osserva tutte le leggi dello Stato in cui vive (leggi del Diritto positivo, nessuna Teocrazia!); leggi giuste o ingiuste che siano. Questo l'ha insegnato già Socrate circa 2500 anni fa (500 prima di Cristo): occorre conoscere bene se stessi per auto-emendarsi nel consesso umano.

    Credo che le cose siano più complesse. Basti pensare all' Antigone  di Sofocle per confutare il diritto positivo a favore di quello naturale, per dirne una . E al nazismo, per dirne un'altra.

    Vivo, ormai dal 01/11/2003 in "Felicità perfetta" in termini di "Pienezza dell'Essere", e provo compassione per tutto il prossimo, che non s'incammina come ho fatto io. Traguardo raggiunto in circa 10 anni.

    Questi tuoi traguardi raggiunti mi rallegrano il cuore.
    Cordialmente, con  anche a te :)
    ____________________

    @Santaruina
    leggerti è un piacere, bentornato :)

    Apprezzo la tua maieutica, e mi felicito che durante le vacanze trascorse non hai trascurato di fare i compiti… :)
    Resto in attesa di prossimi articoli e magari di qualche altro video dopo quelli su youtube sulle derive new age.

    Blessed be

  • anonimo

    In entrambi i casi, infatti, si verifica lo stesso meccanismo: una persona della folla inizia a comportarsi in un certo modo, e gli altri lo seguono per imitazione.

    Con la tecnica Delfi si gestiscono i sentimenti delle masse; tipico è il caso della claque nei teatri: basta un gruppetto di persone che iniziano ad applaudire e immediatamente anche quasi tutti gli altri si aggregano.

    Ciao

                                              SirPaint

  • Santaruina

    Ciao the_spider, un saluto a te :-)

    __________________________

    Sir Paint, un saluto anche a lei :-)
    Esempio molto pertinente..

    a presto

  • toporififi

    Magistrale come sempre, sono meccanismi che non sono mai spiegati e chiariti a sufficienza, ci sarebbe da aggiungere solo che bene e male non sono due realtà simmetriche, ma come il bene è una cosa sola con la creazione e con il Creatore, il male non ne è che l'assenza, infatti il male per avere realtà necessita di uomini che lo facciano corrompendo le virtù naturali che li caratterizzano ontologicamente.
    L'uomo è interamente buono, ma essendo libero è capace di male.

  • anonimo

    Dal punto di vista sociologico il discorso mi sembra ineccepibile, soprattutto per delineare i modi comportamentali delle masse e l'influenza positiva o negativa che può esercitare una determinata forma di potere.
    A livello più ampio secondo me bisogna tenere conto del male metafisico presente dentro l'uomo, nel suo interno, e dello sforzo, per molti versi "ascetico" per combatterlo e per votarsi al bene.
    Da questo penso siano anche derivate le leggi che potremmo chiamare naturali, e le organizzazioni politiche a misura d'uomo e di comunità, di cui le attuali leggi o "dichiarazioni universali" sembrano più che altro dei simulacri…

  • anonimo

    arrivo a questo sito
    mi ha portato il caso? no.
    come Neo in Matrix è la vecchia sensazione che qualcosa mi sfugge, ma che nonostante tutto, devo cercare… trovare il filo rosso di sporadici pensieri, seguire un istinto che non sapevo nemmeno che nome avesse, nè dove mi avrebbe portato
    e allora sono anni che leggo, di tutto, con frenesia a volte per soddisfare il desiderio di chiarezza, per cercare il disegno che tutto comprende…
    così un giorno della primavera scorsa mi decido di iniziare a leggere qualcosa di Guenon… prosaicamente il suo nome mi giunge dalle canzoni di Battiato, autore che stimo prima che con l'intelletto con il cuore, chè è lui a gioire alle sue musiche.
    scelgo Il Re del Mondo e… non ci capisco quasi niente, tengo in sospeso tante citazioni che l'autore fa e che non so collocare, ma continuo.
    come una musica, le sue parole asciutte e semplici mi ipnotizzano. sogno la notte dopo aver letto quelle pagine sogni strani, poi piano piano inizio a percepire un disegno e dopo quel libro affronto Simboli della Scienza Sacra. ancora più complicato, ancora più frammentato eppure qualcosa si chiarisce in me.
    questa estate mi sono fatta accompagnare da Il Regno della Quantità e i Segni dei tempi… l'ultima pagina l'ho letta su una spiaggia, da sola, mentre il sole mi tramontava davanti (coincidenza che la pagina parlasse della fine di questa umanità e il sole mi indicasse la fine di quel giorno?) e queste parole non potranno trasmettere nemmeno la metà delle emozioni che provavo davanti al disco rosso immerso nell'acqua e al libro chiuso tra le mie mani.
    non tutto di Guenon apprezzo… certe frequentazioni… certe collaborazioni
    spinta dalle sue riflessioni, cerco nella rete… Adam Kadmon… Nwo… Illuminati e rifletto sulla contro-iniziazione prefigurata da Guenon
    e poi arrivo qua
    tanta roba davvero… e come sempre leggo
    e ora la sensazione che provo, dopo due giorni di scandaglio del vs sito, è di tristezza, di profonda tristezza e quasi mi viene da piangere per le sorti nostre, per i sentimenti meschini di cui i miei simili, e sicuro anch'io, si nutrono, per la cecità del cuore e della mente e per le difficoltà che affronteremo… senza guida… senza fari
    come agnelli tra i lupi
    claudia

  • anonimo

    Mi sembra di capire che questo discorso si riferisca alle eggregore.
    Avevo letto che queste sono delle vere e proprie entità con una specie di vita propria.Si nutrono dell'energia delle persone attraverso i loro pensieri e credenze e cercano sempre nuovi individui.Addirittura alcuni sostengono possano agire sul destino delle persone per poter continuare ad assorbire la loro energia.
    Se questo fosse vero però si potrebbero considerare le varie religioni (e i loro Dei) come grandi eggregore.Anche il peccato avrebbe una valenza diversa poichè i peccatori sarebbero tali perchè influenzati da entità estranee e non per un loro libero arbitrio.
    Queste tesi( che possiamo leggere in alcuni libri new age come "reality transurfing") però mi sembra possano diventare pericolose e lontane dalla tradizione.
    Tu cosa ne pensi?
    Grazie.
    Nick

  • anonimo

    comunità-identità-stabilità
    come diceva nel suo libro di "fantasia distopica" del '31, Huxley, meglio ancora nel '57, con il "ritorno"
    In situazioni "totalitarie"i capi, muovevano le masse, le folle, facendole radunare e marciare, meglio di notte (Pavlov), manipolando istinti e sentimenti, facendo perdere l'identità personale, suggestionandole a dovere;
    In situazioni "più democratiche", i media principali, tv, cinema, offrono enormi distrazioni, tali da essere usate come validi strumenti di politica per "avvelenare le greggi"…utilizzando simboli dal fascino spropositato;
    per non parlare dei metodi utilizzati per "vendere" i candidati politici…come se fossero deodoranti.
    bene-male/l'eterna contrapposizione duale per "dividere"
    salute santa, e bentornato
    kiyo

  • zuptepi

    Forse la soluzione è "non essere folla". Quindi non andare a vivere in un eremo e non diventare misantropi, ma partecipare al gioco della società in cui si è immersi, sempre tenendo a mente che di gioco si tratta. Sarà più facile schivare le trappole e, nel caso non si possa, sarà più soddisfacente capire il perché ci si è finiti dentro.

    Saluti :)

  • Santaruina

    Mario

    bene e male non sono due realtà simmetriche, ma come il bene è una cosa sola con la creazione e con il Creatore, il male non ne è che l'assenza,

    Questo è anche il mio parere; si tratta, d'altra parte, di una questione difficilmente trattabile con argomentazioni strettamente razionali.

    _________________________

    Da questo penso siano anche derivate le leggi che potremmo chiamare naturali, e le organizzazioni politiche a misura d'uomo e di comunità, di cui le attuali leggi o "dichiarazioni universali" sembrano più che altro dei simulacri…

    Il problema è che le leggi degli uomini spesso sono in netta contraddizione con le leggi naturali, e spesso più che una loro emanazione divengono una vera e propria negazione.

    _____________________________________

    Ciao Claudia
    ora la sensazione che provo, dopo due giorni di scandaglio del vs sito, è di tristezza, di profonda tristezza e quasi mi viene da piangere per le sorti nostre, per i sentimenti meschini di cui i miei simili, e sicuro anch'io, si nutrono, per la cecità del cuore e della mente e per le difficoltà che affronteremo… senza guida… senza fari

    mi dispiace se la sensazione che ne ricavi sia questa.
    Indubbiamente qua si trattano temi non sempre leggeri, ed a voler comprendere i meccanismi che ci hanno portato alla situazione odierna inevitabilmente si finisce per sbirciare in direzione dell'abisso.
    Vorrei sempre far presente che tutto questo alla fine non prevarrà, e che ci sono possibilità di migliorare, se non altro partendo da noi stessi, il ché rappresenta anche la parte più complicata.
    Ma non impossibile.

    a presto

  • Santaruina

    Nick

    Mi sembra di capire che questo discorso si riferisca alle eggregore.
    […]
    Queste tesi( che possiamo leggere in alcuni libri new age come "reality transurfing") però mi sembra possano diventare pericolose e lontane dalla tradizione.
    Tu cosa ne pensi?

    Le eggregore rientrano all'interno di questo discorso.
    Si tratta di un argomento poco trattato, ma di grande importanza; la new age non ha fatto altro che coglierne alcuni aspetti, banalizzandoli, e spesso malinterpretandoli.
    Comunque, se sei interessato, avevo dedicato una serie di post a tale argomento:

    Eggregore III
    Eggregore IV

    A presto

    __________________________________

    Ciao Zuptepi

    Forse la soluzione è "non essere folla". Quindi non andare a vivere in un eremo e non diventare misantropi, ma partecipare al gioco della società in cui si è immersi, sempre tenendo a mente che di gioco si tratta.

    La soluzione "eremo" l'ho sempre rispettata, ma penso anche che sia prerogativa di pochissimi.
    Forse un santo potrebbe operare per il bene anche, e meglio, ritirato in una sperduta caverna, è possibile, ma noi siamo persone normali, e penso che il nostro luogo sia qui.
    In mezzo alla folla, se occorre, con gli occhi del cuore aperti :-)

    A presto

  • anonimo

    si Santa
    anche Guenon sottolineava che la lotta tra bene e male era d'apparenza e che il male, non avendo in alcun modo pari dignità al bene, non avrebbe mai potuto avere la possibilità di trionfare…
    è solo un sentire, un'emozione
    un pò come quando ti dicono che Babbo Natale non esiste…

  • anonimo

    II ps
    però nella foto tua… mostrarti con un solo occhio… mmmmmm
    scherzo
    claudia

  • Santaruina

    A questa cosa dell'occhio non ci avevo pensato.
    Speriamo che non se ne accorga quel lettore che mi accusava di lavorare per il nuovo ordine mondiale… :-)

    A presto

  • josephuss

    Ciao Santa, e ben tornato!
    in effetti "la massa", col suo muoversi in maniera "irrazionale", mi ha sempre un po' inquietato…
    folla-follia?
    Però poi ci si chiede: come si fa ad uscire completamente dalla "massa"? Alla fine, volenti o nolenti, facciamo parte di questa società…anche se magari non partecipiamo a cortei o non facciamo il tifo allo stadio. Bho, forse bisogna solo cercare di non adeguarsi…
    Un saluto, Giuseppe

  • anonimo

    Mario

    bene e male non sono due realtà simmetriche, ma come il bene è una cosa sola con la creazione e con il Creatore, il male non ne è che l'assenza,

    Santa

    Questo è anche il mio parere; si tratta, d'altra parte, di una questione difficilmente trattabile con argomentazioni strettamente razionali.
     
    Scusate, ma qui non sono d’accordo. Urge una precisazione.
    Mi sembra abbastanza ovvio che il male non può essere definito “assenza di bene”. Tutti i testi tradizionali sono chiari in questo.
    Il male è invece l’OPPOSIZIONE al bene. Può essere opposizione a Dio (voler essere uguali-superiori a lui ecc..), opposizione agli uomini (in quanto essi sono sue creature, creature del Bene), opposizione all’elevazione (cioè caduta), opposizione alla tradizione primordiale (con la diffusione delle teorie evoluzionistiche ecc…). E avanti discorrendo. Ma non ASSENZA di bene (che poi, a pensarci un attimo, che vuole dire, esattamente?)
    Fin qui, potremmo presumere che il male non esista, in quanto un’opposizione da sola niente fa, ci vuole qualcuno per attuarla. Se nessuno la attua, automaticamente ci dovrebbe essere solo il bene. Ok, ma noi sappiamo che qualcuno di sicuro l’ha attuata.
    Chi attua questa opposizione? Il primo a farla, anche se non sappiamo “quando” di preciso, sappiamo di certo chi è. L’Antagonista. Quello che prima si definiva – per la sua natura – Lucifero, il portatore di Luce, il più vicino a Dio stesso e – forse – il prediletto. Quello che poi – dopo l’opposizione – si DEVE definire solo ed unicamente Satana, e tutti gli altri appellativi noti e meno noti. (parlare di Lucifero senza declinare il verbo al passato io la considero una bestemmia verso Dio, in quanto dopo tale accadimento nessuno può più essere definito con tale epiteto).
     
    Dopo di lui (subito dopo, dal poco che sappiamo) hanno attuato questa opposizione un certo numero di “entità di luce” (altrimenti detti – volgarmente – angeli) che sono poi stati dichiarati “entità di tenebra” (o di buio, o altro).
    Dopo questi fatti, le cose si fanno più complicate. Quel poco che sappiamo ci dice che anche l’uomo in un determinato momento – difficile da identificare – ha scelto consapevolmente di opporsi a Dio; però, siccome questa scelta è stata “viziata” dall’Antagonista, Dio ha deciso di non punire “totalmente” l’uomo. E questo fatto si è verificato più volte, lungo il ciclo del tempo (fino ai recenti Babele – Diluvio – ecc…). Se due più due fa quattro, possiamo affermare che finora tutti gli uomini che hanno scelto di opporsi (quindi hanno creato il male) lo hanno fatto su suggerimento (tentazione?) dell’Antagonista; altrimenti, per lo stesso principio enunciato sopra, Dio avrebbe sterminato l’umanità già da un pezzo.
    Quindi, possiamo dire con certezza che IL MALE E’ CAUSATO (finora, perlomeno) UNICAMENTE DALL’ANTAGONISTA; egli si è opposto, si oppone e si opporrà con tutte le sue forze a Dio. E per riuscire nel suo intento, cercherà in tutti i modi di sedurre gli uomini a fare altrettanto.
     
    CONCLUSIONE: il male è – in via teorica – l’opposizione al Bene (cioè a Dio), non la sua assenza; in pratica, esso è rappresentato finora unicamente da Satana e dai suoi “amichetti” (entità di tenebra). Questo è anche quello che viene detto chiaramente – in più punti – nei Vangeli (nei Vangeli non viene mai detto che il male possa essere l’assenza di bene, invece si parla per esteso dell’opposizione, di Satana, del Diavolo e dei Demoni).
     
    jackblack77

    P.S. A voler essere pignoli, si potrebbe discutere su cosa intendete voi per “assenza di bene”, ma non mi sembra il caso di dilungarmi oltre.

  • anonimo

    Le Sacre Scritture sono chiare a proposito: Adamo assaggia il frutto dell'Albero della Scienza del Bene e del Male quindi nel suo stato precedente egli non ne ha alcuna realizzazione: ne' del Bene ne' del Male, i quali, uno senza l'altro non hanno una realta', ovvero ce l'hanno ma in un senso inferiore. Quindi son sterili i discorsi sull'uomo tutto buono o tutto cattivo: egli nel suo stato individuale e' entrambi.
    Per quanto riguardo il conformismo e' il risultato del ritrarsi dei Sacro dalla vita dell'uomo: cio' che rimane e' solo convenzione e conformismo

    Zodiacus

  • anonimo

    Bentornato Santa, due articoli bellissimi, questo e quello sulla Grecia. Mi fai quasi tornare la voglia di scrivere, accidenti a te. Ma qui non c'è da aggiungere niente, se non che ancora aspetto qualcuno che spieghi il paradosso dei governanti buoni estratti da una umanità malvagia.

    Mou eleipses. :)

  • Chapucer

    una cosa è certa, e la deduco dalla tua bella lettura:
    il conformismo non appartiene al popolo palestinese
    per questo il conflitto tra le due terre, tra il male e il bene,sarà eterno.

    l'uomo è fondamentalmente buono ma il suo istinto sa essere feroce come quello dell'animale quando sa di essere preda.

    ciao Santa, a presto!

  • anonimo

    Per il semplice dato di fatto che tu, caro Santa conosca Gustave Le Bon, la dice lunga sulla tua conoscenza della "psicologia delle masse".
    Ma, oltre questo doveroso preambolo, permettimi di dissentire dalla tua visione del comportamento delle masse dovuto alle "inclinazioni" delle masse medesime.
    Niente di più sbagliato.
    Come in un branco, le masse riconoscono una sorta di leader che innesca la reazione sia in chiave positiva e/o negativa.
    Citiamo i tuoi due esempi.
    In quello di Derby del 2010, sicuramente una voce fuori dal coro (di qualche individuo mentalmente disturbato) ha elevato il primo urlo : "Buttati giù!", e come ben sai, per il processo di imitazione ereditato dai primati, tutti gli altri astanti si sono uniti al grottesco e diabolico coretto.
    Nel secondo esempio, il clip video, si può vedere chiaramente che si avvicina al mezzo una singola donna che innesca il processo di "uomo buono=massa buona".
    Tutto dipende però sempre da chi  e come prende l'iniziativa.
    Alla prossima.

    C.S.

  • anonimo

    P.S.: Non necessariamente l'individuo accentratore deve essere "carismatico"  bensì  "intensamente motivato".
    Una piccola postilla che non avevo chiarito nella risposta precedente.
    Alla prossima.

    C.S.

  • zuptepi

    C.S.
    Molto interessante il tuo commento. Pensi che per il secondo episodio, quello della macchina in fiamme, si sia innescato il meccanismo "solidarietà concreta" perché è intervenuta una donna?

  • anonimo

    Si, cara Zuptepi, ritengo che il fattore "matriarcale" inneschi nei recessi più reconditi dell' uomo ( inteso nel senso più ampio di genere umano)  un sentimento di "delicata assoggettazione", in quanto, già instillato nel nostro patrimonio genetico come uno degli archetipi più importanti e preponderanti nel cammino di un essere umano.
    (chiedo scusa a Santa se per rispondere ho usufruito dei suoi spazi,ma nemmeno posso fare uno spot promozionale del mio blog …, grazie ancora)

  • Santaruina

    Ciao Giuseppe :-)

    Però poi ci si chiede: come si fa ad uscire completamente dalla "massa"? Alla fine, volenti o nolenti, facciamo parte di questa società…anche se magari non partecipiamo a cortei o non facciamo il tifo allo stadio. Bho, forse bisogna solo cercare di non adeguarsi..

    Infatti.
    Io penso che un errore da evitare sia quello del voler definire la "massa" come se fosse una realtà estranea a noi.
    Noi tutti ci siamo dentro, chiunque ne fa parte.
    Quello che si può fare è l'imparare a riconoscere certi meccanismi.
    Dopodichè sarà sempre più facile notarli.

    a presto

    ___________________________

     jackblack e zodiacus

    come dicevo all'inizio dell'articolo, si tratta di una questione enorme, e penso anche difficilmente risolvibile.
    Io comprendo le precisazioni, ed anche i distinguo.
    Ma non mi introduco ulteriormente entro tale difficile disamina :-)

    _______________________________

    Ciao Pax
    magari potresti davvero ritornare a scrivere, magari una volta ogni tanto :-)

    Na'se panta kalà

    ________________________________

    Ciao c.s.

    A dire il vero, non mi sembra che ci sia molta differenza tra quanto sosteniamo.

    A presto

  • anonimo

    Some of us chose to live gracefully
    Some can get caught in the maze
    And lose their way home
    This is the life we belong to
    Our gift divine…

    Brokencircle

     



  • anonimo

    Some of us chose to live gracefully
    Some can get caught in the maze
    And lose their way home
    This is the life we belong to
    Our gift divine…

    Brokencircle

     



  • anonimo

    Articolo abbastanza condivisibile anche se non darei giudizi definitivi sull'essere umano, essendo questo, a mio parere, più plastico di quello che si possa credere.
    Solo una frase che mi è sembrata un po strana:

    "In un'altra società, al contrario, potranno affermarsi valori del tutto diversi: prendendo a titolo d'esempio il concetto di “onore” presente ancora oggi in Giappone – dove la maggior parte dei senza tetto è composta da persone che hanno dichiarato fallimento o sono state licenziate, e per la vergogna abbandonano famiglia e conoscenti – si potrà facilmente constatare come la percezione di tale sentimento sia agli opposti rispetto agli standard occidentali, dove il servilismo e la prostituzione sono considerati generalmente mezzi utili per il raggiungimento dei propri obiettivi."

    Cosa vuol dire? che la moralità giapponese è più elevata di quella "occidentale"? Per elevarci al loro livello dovremmo suicidarci in massa nei nostri paesi occidentali afflitti da disoccupazione cronica e licenziamenti continui? Con i tassi di disoccupazione a 2 cifre se dovessimo seguire i giapponesi ci sarebbe un'ecatombe, molto funzionale però al progetto di depopolazione dell'elite. E poi chi lo ha detto che sottomettersi ad un auto sfruttamento e sottomissione sotto il capitalismo nipponico e, di conseguenza, il non saper vivere se non da schiavo di tale sistema capitalistico ultra efficiente, sia un concetto di libertà e simbolo di onore? A me sembra proprio un concetto di servilismo e prostituzione quello dei giapponesi, che non sanno vivere se non da servi nelle fabbriche e nei luoghi di sfruttamento, e non sono capaci più di vivere da uomini liberi preconizzando una società più giusta. Il giappone non mi sembra certo un paese da imitare sotto questo punto di vista
    Saluti

  • anonimo

    Sempre sul paragone giapponese;
    secondo te è bella la morale di una donna che sapendo che il marito è stato licenziato lo stigmatizza facendolo sembrare un fallito di modo che questo si allontani da lei e vada a vivere sotto un ponte?
    Questo è un esempio di disumanità indotto da una societa ultra capitalista i cui valoro sono l'efficienza e il profitto.
    Questo è un esempio di servitù e prostituzione
    Tu pensala un pò come vuoi

  • anonimo

    "e ora la sensazione che provo, dopo due giorni di scandaglio del vs sito, è di tristezza, di profonda tristezza e quasi mi viene da piangere per le sorti nostre, per i sentimenti meschini di cui i miei simili, e sicuro anch'io, si nutrono, per la cecità del cuore e della mente e per le difficoltà che affronteremo… senza guida… senza fari
    come agnelli tra i lupi"

    @claudia

    Cara Claudia,
    cito a memoria quindi mi perdonerai gli errori.
    "non temete di quello che possono farvi gli uomini".

    Ho cercato come te tutta la vita per tornare da dove avevo lasciato. 30 anni prima. Ho riletto la bibbia, ma non quella della CEI. Una traduzione da una versione inglese. Anche quella tedesca prima degli anni 70 puo' andare.
    Diciamo che ci sono state delle variazioni nel tempo.

    Leggi i proverbi di Re Salomone e gli altri. Cominicia da lì e dimmi se non ci troverai quanto ti serve per continuare ad essere innocente e pura come un agnello ma astuta come la volpe per difenderti dagli empi.
    Ripercorrendo la mia vita… se li avessi imparati a memoria avrei evitato tanti guai. Il che non significa che il buon combattente debba restare fuori dalla mischia. Chi è minimamente onesto non campa certo 100 anni di solito, ma non è detto!

    In questa vita siamo chiamati a varie prove. La prima è quella di non vendere la nostra anima per le cose terrene. Prega in una chiesa costruita prima del 1700 e riuscirai ad ascoltare le risposte sul tuo cammino.

    Buona Fortuna
    Rob

    PS
    Hai visto bene, quasi niente avviene per caso. Nel bene e nel male. Occhi aperti ai segni e al discernimento.

  • anonimo

    Scusami, caro Santa (con la S maiuscola), spero di non aver urtato in qualche modo i tuoi sentimenti.
    Se, in qualche modo, ti sei sentito "toccato" da delle risposte non gradevoli, sei pregato di farlo presente in maniera meno sottile.
    Grazie.

    C.S. (scritto in maiuscolo, in quanto come tu ben sai da maestro della dialettica e morfologia sintattica qual sei, che tali acronimi, indicano delle iniziali di nome e cognome, pertanto, credo che per una, seppur minima, forma di rispetto nei confronti di chi ti segue, debbano essere scritte come sopra.Grazie).

  • Santaruina

    Ciao C.S.
    se ho scritto le tue iniziali in minuscolo in precedenza è stato solo colpa della fretta, non era certo intenzionale.
    Per quanto riguarda la mia risposta precedente, non vi è nessun sottointeso.
    Intendevo dire esattamente quello che ho scritto, ovvero che le nostre posizioni non mi sembrano molto distanti.
    A presto

    ___________________________________________

    Commento #33 e 34

    Solo una frase che mi è sembrata un po strana:

    Quando si dice partire in quarta :-)
    Allora, io ho citato il caso giapponese, dove il concetto di onore ha una valenza totalmente diversa rispetto a quella occidentale.
    Ho solo ribadito un dato di fatto, e non ho aggiunto alcuna valutazione di merito.
    Là è così, qua no. Punto.
    Poi ognuno può avere la sua opinione  a proposito, ma non era questo il punto.

    Se proprio vuoi sapere la mia, di opinione, ti dirò che la concezione giapponese la rispetto, da un certo punto di vista, mentre da un'altra angolazione la trovo odiosa.
    Mi piace l'idea di un essere umano che antepone il suo onore dinnanzi a tutto il resto, persino dinnanzi alla sua vita, ma trovo nello stesso momento stupido il sottomettere in tutto e per tutto la propria persona davanti a dei miti totalmente futili, quali "la produzione", il "progresso", il "successo dell'azienda".
    Distruggere la propria personalità fino a trasformarsi in una semplice pedina della grande produzione mi pare oltremodo futile.
    ma questo è solo il mio parere.

  • anonimo

    "Quello che invece questa maggioranza la accomuna è il suo essere conformista, è il seguire l'esempio che intorno ad essa viene divulgato.
    E coloro che questi meccanismi li conoscono bene da sempre si prodigano affinché sia il loro il paradigma a divenire preponderante".
    Condivido pienamente,  e poi a proposito di eggregore volevo citare da un mio ho scritto, (che chissà quando riuscirò a pubblicare) "
    Come non pensare ora e meglio, a quanto scritto da quel filosofo di Nola, che ci invitava a cambiare le vibrazioni, ad essere migliori, a non combattere, a non uccidere. Affermava, nel suo eroico furore, quel filosofo di questa nostra terra, che il pensiero è energia, positiva e negativa, dolore e ingiustizia; gioia, speranza e amore, aggiungo io. E diceva ancora che tutto questo gira intorno alla terra, che non è altro che un grande essere vivente. E il centro della terra è un cuore che pulsa."

    Ciao Santa! Grazie sempre!
    Nico Caminante de Napoles

  • anonimo

    Corriere della sera

    I trader? Più spietati degli psicopatici

    Un gruppo di studiosi svizzeri: gli operatori di Borsa mostrano preoccupanti tendenze alla distruzione

    http://www.corriere.it/economia/11_settembre_26/operatori_borsa_spietati_psicopatici_burchia_d1475624-e833-11e0-9000-0da152a6f157.shtml

    Mario72

  • anonimo

    ieri dal fazio….

     

    Vito Mancuso, editorialista de la Repubblica, laureato in teologia sistematica, è docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano; l’8 settembre scorso ha pubblicato Io e Dio – Una guida dei perplessi: Ma che cos’è vero, alla fine, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove? Rispondere a questa domanda significa parlare di Dio; tra i suoi scritti, ricordiamo: La vita autentica, Dio e l’angelo dell’abisso, Il dolore innocente – L'handicap, la natura e Dio, Per amore – Rifondazione della fede, Disputa su Dio e dintorni (con Corrado Augias) e L’anima e il suo destino (con prefazione di Carlo Maria Martini) diventato un caso editoriale e un best-seller tradotto in molte lingue..

     

    http://www.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-c26d332d-cb62-41fe-be8d-ec23fe14fd3d.html

     

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d5a19362-db29-48d1-9248-1a8aad8b2454-ctcf.html#p=0

     

    non credo servano commenti

    (…praticamente siamo al new age…)

  • Wulfhere

    Sono perfettamente d'accordo sui due esempi riportati. Nel primo non agisce una fondamentale cattiveria, ma solo (e forse è anche peggio) una irrecuperabile superficialità. Nel secondo c'è effettivamente un impulso iniziale di qualcuno con più presenza di spirito (nel senso "sano" del termine)…ma il gesto collettivo che segue non è altro che (come giustamente riportava qualcuno sopra) imitazione scimmiesca…
    E sì…dici bene quando parli di "gioco" sociale…solo che questo gioco a volte diventa talmente grottesco e folle da mettere paura. Voglio dire, gli strumenti per vedere  ,sentire e agire al di là del bene e del male ( nel giusto se vogliamo) sono posseduti da tutti….solo che il singolo non riesce a superare la montagna del "fuori dal seminato. Non sono uno di quelli per la soluzione eremo…ma credo che saper superare la paura di non compiacere il prossimo, di essere impopolari se vogliamo, sia un passo fondamentale nella ricerca della libertà interiore,  individuale e in ultima analisi collettiva. 
    Non c'è coscienza collettiva che sia autentica e razionale se alla base non c'è una volontà, o meglio una consapevolezza, individuale. Sempre di massa si tratta…ma una massa di individui liberi e consapevolmente riuniti…sarebbe bello :-)

  • Santaruina

    Ciao Nico, un saluto a te :-)

    _________________________

    Ciao wulfhere

    credo che saper superare la paura di non compiacere il prossimo, di essere impopolari se vogliamo, sia un passo fondamentale nella ricerca della libertà interiore,  individuale e in ultima analisi collettiva.

    Sono deciamente d'accordo in questo.

    A presto

  • Wulfhere

    Solo una precisazione che credo sia implicita…superare la paura di compiacere il prossimo, ma senza calpestarne la dignità ovviamente. E avere il coraggio di essere impopolari avendo anche la forza e la volontà ferrea di difenderci da chi si rigira la frittata come gli conviene…altrimenti diventiamo martiri, non individui liberi…
    Un saluto

  • anonimo

    claudia: e ora la sensazione che provo, dopo due giorni di scandaglio del vs sito, è di tristezza, di profonda tristezza e quasi mi viene da piangere per le sorti nostre, per i sentimenti meschini di cui i miei simili, e sicuro anch'io, si nutrono, per la cecità del cuore e della mente e per le difficoltà che affronteremo… senza guida… senza fari
    come agnelli tra i lupi

    io quando passo da queste parti metto su questa canzone:

    Marillion – This is the 21st century
     
    (…If you could only see what I've seen with your eyes)

    A wise man once said
    A flower is only 
    A sexual organ
    Beauty is cruelty 
    And evolution
    A wise man once said
    that everything could be explained with mathematics
    He had denied
    His feminine side
    Now where is the wisdom in that?

    I came just as fast as I could
    Through the dirty air
    Of your neighbourhood
    Your name on a grain of rice
    Hangin' around my neck
    And a head like lead

    This is the 21st century
    I heard everything they said
    The Universe demystified
    Chemicals for God
    This is the 21st century
    I heard everything they said

    A wise man once wrote
    That love is only
    An ancient instinct
    For reproduction
    Natural selection
    A wise man once said
    That everything could be explained
    And it's all in the brain

    We lay on a velvet rug
    by the open fire
    She blew air on my eyelids
    I cried "What's it all about?"
    As she kissed my hair
    She said "There, there..

    This is the 21st century
    I heard everything you said
    The universe demystified
    Astronomy instead
    This is the 21st century
    Can't you get it through your head
    This ain’t the way it was meant to be
    Magic isn't dead
    Come to bed
    Come to bed

    And rest your heavy head my love.."
    And slowly, from above,
    She showed the answer's something
    that can't be written down

    This is the 21st century
    Flash to crash and burn
    Nobody's gonna give you anything
    For nothing in return
    There's a man up in a mirrored building
    And he just bought the world

    Would you want
    To have kids
    Growing up
    Into what's left of this?

    She shook her head,
    She said "Can't you see?
    The world is you
    The world is me."

    Marillion – Questo è il 21° secolo
     
    (…Se solo tu potessi vedere ciò’ che ho visto con i tuoi occhi)

    Un uomo saggio una volta disse
    Un fiore e’ solo
    Un organo sessuale
    La bellezza e’ crudeltà
    Ed evoluzione
    Un uomo saggio una volta disse
    Che tutto può essere spiegato con formule matematiche
    Lui aveva rinnegato
    Il suo lato femminile
    Dunque dov'e’ la saggezza in tutto ciò’?

    Sono arrivato più velocemente che ho potuto
    Attraverso l'aria sporca
    Del tuo quartiere
    Il tuo nome su un chicco di riso
    Che indugia sul mio collo
    E una testa come piombo

    Questo e’ il ventunesimo secolo
    Ho sentito tutto quello che ne dicono
    L'universo demistificato
    I prodotti chimici al posto di Dio
    Questo e’ il ventunesimo secolo
    Ho sentito tutto quello che ne dicono

    Un uomo saggio un tempo scrisse
    Che l'amore e’ soltanto
    Un istinto antico
    Per la riproduzione
    La selezione naturale
    Un uomo saggio un tempo disse
    Che ogni cosa può essere spiegata
    Ed e’ tutto nel cervello

    Noi ci adagiamo su una coperta di velluto
    Accanto alle fiamme ardenti
    Lei ha soffiato sulle mie palpebre
    Io ho gridato: "Che senso ha tutto ciò’?"
    Mentre baciava i miei capelli
    Lei ha detto: "Laggiù, laggiù…

    Questo e’ il ventunesimo secolo
    Ho sentito tutto quello che hai detto
    L'universo demistificato
    L'astronomia al suo posto
    Questo e’ il ventunesimo secolo
    Non riesci a ficcartelo in testa?
    Questo non e’ il modo per spiegarne il significato!
    La magia non e’ morta
    Vieni a letto
    Vieni a letto

    E fai riposare la tua testa pesante mio amore"
    E lentamente, da lassù,
    Lei mi ha mostrato che la risposta e’ qualcosa
    che non può essere scritta

    Questo e’ il ventunesimo secolo
    Un bagliore per distruggere e bruciare
    Nessuno ti darà niente
    Senza avere nulla in cambio
    C'e’ un uomo lassù nell'edificio a specchi
    E si e’ appena comprato il mondo

    Davvero vorresti
    avere figli
    che crescono
    In quello che e’ rimasto di ciò?

    Lei scosse la testa
    E disse: "Non vedi?
    Il mondo sei tu
    Il mondo sono io"

    mi sembra che mi protegga dalle eggregore negative.

    jackblack77

  • anonimo

    ovviamente non intendevo dire che il blog emana eggregore negative! 

    jackblack77

  • anonimo

    Non è male come articolo, però sei rimasto superficiale non andando al nocciolo del problema anche se l'hai accennato nell'ultimo pensiero. Se la gente viene pagata per svolgere mansioni utili, più o meno bene svolgerà mansioni utili. Se la gente viene pagata per perseguire il male, magari facendogli credere che sia il bene, invece trionferà il male. Nella società moderno esistono non solo milioni di persone retribuite per svolgere mansioni utili, che fanno apparire il bene nel mondo (sanità servizi pubblici, prodotti utili), ma anche milioni di agenti del male, che ricevono soldi per alimentare il male, guerre, inquinamento, violenza, razzismo, ecc ecc. E quindi come spiega Schietti non è difficile immaginare in che modo potrebbe trionfare il bene, va creata la moneta elettronica abolendo il denaro contante per smascherare ogni tipo di traffico illecito, corruzione, evasione, terrorismo, furto, e pagare miliardi di persone per svolgere mansioni utili. Però siccome il potere è nelle mani di chi lucra sul male questo non avverrà mai e piuttosto che accada distruggeranno il mondo.

  • Santaruina

    jackblack77

    ovviamente non intendevo dire che il blog emana eggregore negative!

    Che se poi cominciano a dirlo in troppi conviene chiudere baracca al più presto…

  • anonimo

    Per il passante n. 47 :

    I servizi pubblici ( scuola, sanità, pensioni, strade et cetera ) sono il classico esempio di come far passare il male per il bene.

    La moneta elettronica ugualmente è quanto di peggio ci si può aspettare.

    Ad ogni modo ogni cosa nasce e muore.
    Distruggeranno tutto perché la natura ha in sé scritto ciò , e ci sarà nuova vita, ad maiorem Dei gloriam.

    saluti, daouda

  • anonimo

    Ciao ti ho appena twittato, poi leggerò il post. bye tristan

  • anonimo

    Grazie Jackbalck e Rob
    tendi una mano perchè hai bisogno di appoggio prima di fare il salto e qualcuno l'afferra

  • anonimo

    Consigli del "Catholic Herald" ai giornalisti

     

    Vuoi il successo?

    Parla male di Benedetto XVI

    http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#1

  • […] del potere – flash back Il flusso del potere – parte II Il flusso del potere – parte III Il flusso del potere – secondo intermezzo: popolo e conformismo Il flusso del potere – parte IV Il flusso del potere – Epilogo // AKPC_IDS += […]

  • […] Popolo e conformismo, un appunto – Popolo e conformismo II AKPC_IDS += "43094,"; Pubblicato in […]

  • orange

    DISPIACE CONSTATARE quello che sta avvenendo in GRECIA e in altri paesi europei tra cui la FRANCIA..intendiamoci subito..i paesi laboratorio sono ovunque anche qui da noi in ITALIA..al domani delle elezioni europee..il day after è quello di assistere alla creazione di movimenti ultranazionalisti populisti contrapposti agli eterni rivali..l’asse franco-tedesco trascinerà l’EUROPA nel malestrom..ma i grandi architetti hanno visto oltre..
    A   PATERNOSTER  O
    ROTAS OPERA TENET AREPO SATOR

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