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Afghanistan 1980 è impressionante.
La foto è di trent’anni fa, ma ti fa capire che in realtà è passata un’intera epoca.
ieri ho visitato una vera loggia…affascinante!
Ciao Yupa
tendiamo sempre a pensare, inconsciamente, che le cose sono sempre state come le vediamo al momento.
Quella è una di quelle immagini che negano quell’illusione.
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Ciao Carla
a entrarci come ‘turista’ deve essere un’esperienza interessante, in effetti :-)
A presto
Belle le distrazioni … eccezionali come sempre tutte le altre.
E’ proprio vero che le parole sono spesso superflue soprattutto quando sono dette nelle c.d. lingue moderne che hanno perso la “vibrazione” delle c.d. lingue antiche.
Namastè
la stanza della biblioteca e la stanza della musica detta anche della cartografia (è piena di mappe) sono superbe!
da turista avrei voluto trattenermi più a lungo :-)
tronando alle tue immagini, la volpe bianca mi ricorda una delle grandi spedizioni di Monzino…la conquista del Polo Nord nel 1971.
L’immagine d’apertura è la mia preferita.
http://hackedirl.files.wordpress.com/2012/05/epic-win-photos-hacked-irl-are-you-sarah-connor.jpg
Ciao Cristiano
a volte ci vogliono mille parole per esprimere un concetto trasmesso da un’immagine, e non è detto che le parole sappiano farlo altrettanto bene.
A presto
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Carla
tra l’altro i libri che si trovano nelle biblioteche delle logge molto spesso sono introvabili altrove..
Solo per questo meriterebbero una bella visita.
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Hiei
alquanto geniale :-)
Porca miseria, veramente favolose … poi la scaletta: – emisferi, teschio e figura in bianco & nero surreale … è strepitosa, ancestrale ed evocativa al tempo stesso
Ogni volta è come guardare uno stranissimo film dove le immagini raccontano ciascuna una storia propria e insieme ne creano un’altra, da scoprire. Ricorda un po’ le composizioni immaginifiche dell’Apocalisse di Giovanni. Sono veramente sopraffatta! Grazie!
Miriam
pensa che c’era anche il passaggio segreto che collegava la stanza della biblioteca con i piani bassi situati dall’altra parte…avrei tanto voluto vederlo!
un personaggio che rimpianse molto le visite alla villa fu Silvio Pellico…
la stanza nell’attico invece contiene tutte le attrezzature dei viaggi, al polo nord e sull’Everest, in tenuta di pelo di volpe…c’è la slitta enorme che fungeva anche da tenda e da letto…affascinante!
buona serata Santa
(se vuoi passare da me vedrai alcune immagini :-)
Blessed be
Ciao Calvero
quelle tre si sono aggregate da sole, in effetti :-)
stai sempre bene..
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Miriam, grazie a te :-)
Trovo geniale, tra la genialità, in modo particolare il titolo che fa riferimento ad una Miss del tutto improbabile e che sembra capitata lì per caso… La “normalità” di quel corpo è esplosiva esattamente come l’incongruità di trovarsi lì tra altri corpi che, invece, hanno un senso del ruolo evidente. A me ha fatto pensare all’impossibilità che gli accadimenti umani (importanti o meno) possano essere davvero “solo” casuali e che abbisognano (per accadere nella realtà) di un regista con scopi e strategie precise…
Tutta la mia stima come sempre, caro Santa
Ciao Fabrizio
La “normalità” di quel corpo è esplosiva esattamente come l’incongruità di trovarsi lì tra altri corpi che, invece, hanno un senso del ruolo evidente.
Mi fa piacere che tu abbia colto quel particolare, che in un modo o nell’altro riassume tutta la sequenza :-)
Quante storie i queste immagini Santa, quante vite… grazie!
DomeNico
Grazie a te Nico,
a presto :-)
Bella pagina, io aggiungerei un’altra foto carica di significato: http://hempforyou.com/wp-content/uploads/2010/10/ford-hemp-car.jpg
Per chi non avesse colto questa cosetta rimasta tra le pieghe della storia: prototipo del 1941 di automobile in canapa, e altri materiali naturali, che consumava distillato della canapa. Con la seconda guerra mondiale fermarono il progetto, poi Ford morì, e nel 1955 proibirono la pianta della canapa favorendo in questo modo lo sfruttamento del petrolio e la nascente industria petrolchimica. Chissà come sarebbe stata la fortuna dei Rockfeller se le cose fossero andate diversamente. Immaginate un mondo…
Ciao Santa, mi incuriosisce la 7, ti ricordi dove l’hai presa?
dot
Ciao Dot
si intitola “the dicotomy of man”, e vorrebbe appunto rappresentare la dualità del”essere umano.
http://bjornik.deviantart.com/art/The-Dichotomy-of-Man-122894409